Quando incontri Iris Steck, lo capisci subito: qui non si lavora con le mele per abitudine, ma per convinzione. Nel suo maso a Parcines porta avanti ciò che la sua famiglia ha costruito – a modo suo. Con attenzione,
rispetto per la natura e una visione ben chiara.
Iris è cresciuta tra i meleti. Da bambina aiutava nei campi durante le vacanze, oggi è lei a prendere le decisioni. Ha ereditato il rispetto per tutto ciò che cresce – e ci ha aggiunto uno sguardo più ampio.
Tra i filari si trova un hotel per insetti, poco più in là ronzano le api, sopra volano rapaci. Non è un caso: Iris e suo padre creano spazi per gli insetti utili. In questo modo l’equilibrio naturale si mantiene. Tra le piante pascolano anatre e pecore, che tengono l’erba bassa e contribuiscono a prati sani e vitali.
Iris usa l’acqua con intelligenza, grazie all’
irrigazione a goccia e si prende cura delle piante favorendo l’azione dei piccoli alleati naturali e intervenendo solo quando serve davvero. Fa parte della
coltivazione integrata, che tante agricoltrici e agricoltori in Alto Adige praticano ogni giorno. Chi invece sceglie un metodo del tutto naturale, lavora in
biologico – come ormai circa il 12% dei frutteti altoatesini.
Iris dimostra che oggi si può coltivare in modo diverso: con cuore, testa e il coraggio di fare scelte nuove. E forse lo senti anche – a ogni morso.
© Foto: IDM Alto Adige/Consorzio Mela Alto Adige/Anna Gruber